Processo ‘Duty Free’: chieste otto condanne

Su undici imputati, otto vanno condannati: è questo il quadro che emerge dalla requisitoria del PM Andrea Maggioni nell’ambito del processo ‘Duty Free‘, scaturito dall’omonimo blitz della Guardia di Finanza che nel dicembre del 2015 provocò un vero e proprio terremoto alla sezione agrigentina dell’Agenzia delle Entrate.
Tangenti in cambio di informazioni riservate od annullamento di sanzioni: l’inchiesta ed il processo hanno ruotato attorno a queste accuse ed adesso il PM ha richiesto per l’appunto almeno otto condanne; 4 anni per D.P.; un anno è stato invece richiesto per Vincenza Rubino, moglie di Peretti, e per Salvatore Trupia; richiesti tre anni per l’ex direttore della sezione agrigentina dell’Agenzia, ossia Pietro Pasquale Leto, uno per la figlia Francesca Leto, due per Marco Campione, legale rappresentante di Girgenti Acque.
Sono stati inoltre proposti otto mesi ciascuno per l’imprenditrice Vincenza Maria Lombardo e per il funzionario dell’Agenzia, Antonino Migliaccio; richiesta assoluzione invece per Michele Daina, ragioniere del gruppo Campione, così come per i funzionari Aurelio Bruno e Francesco Caci.
Redazione
InfoAgrigento WebGiornale è una testata giornalistica nata del 2008, con ambito di interesse geografico legato alla provincia di Agrigento ed al contesto dell'informazione siciliana.