Riaperto il Palacongressi: “Adesso si punta al turismo congressuale”

E’ stato ufficialmente riaperto il Palaconcressi di Agrigento, la struttura rimasta chiusa per diversi anni e che ora ha riaperto i battenti proprio in concomitanza del Mandorlo in Fiore.
Anche il presidente della Regione, Nello Musumeci, nelle scorse ore aveva sottolineato l’importanza della struttura: “L’apertura del “nuovo” Palacrongressi in concomitanza alla settantatreesima edizione della Sagra del Mandorlo in Fiore – si legge nella nota di Musumeci – segna una svolta per il turismo e per l’economia di Agrigento. La firma della convenzione rappresenta un efficace esempio di sinergia e programmazione, finalizzato al raggiungimento di obiettivi di crescita per le imprese e incremento di occupazione”.
Nell’evento di inaugurazione del Palacongressi di Agrigento il commissario straordinario del Consiglio del Parco Archeologico, Carmelina Volpe, ha spiegato: “Questa struttura non sarà un’oasi nel deserto, il recupero della struttura, l’unica che potrebbe essere potenzialmente destinata al turismo congressuale, è solo un primo passo per un progetto più ampio.”
“Quando nel 2016 ci assegnarono la struttura – rivela invece il direttore del Parco, Giuseppe Parello – la cosa ci prese di sorpresa perché ci diedero un giocattolo semidistrutto da rimettere in sesto. A distanza di 2 anni posso dire che siamo stati all’altezza. Grazie a tutte le istituzioni che hanno collaborato, all’impresa “Fossile” ha condotto i lavori in modo esemplare, ma anche al mio staff che ha lavorato in modo encomiabile, senza mai risparmiarsi. Voglio citare, specificatamente, l’architetto Carmelo Bennardo e il geologo Giuseppe Presti”.
Contestualmente al taglio dell torta inaugurale, è stata sottoscritta una convenzione tra la Regione e il Parco per definire le modalità di utilizzazione delle sale e degli spazi interni dell’edificio situato nel Villaggio Mosè. A firmarla l’assessore regionale dell’Economia, Gaetano Armao, il dirigente generale del dipartimento Finanze e credito Benedetta Cannata, il sindaco di Agrigento Lillo Firetto, il commissario e il direttore del Parco, Carmelina Volpe e Giuseppe Parello.
“Con la sua Valle e la sua storia – ha dichiarato il vice presidente della Regione, Gaetano Armao – Agrigento ha le potenzialità per essere molto più che ‘Capitale italiana della cultura’. Una peculiarità alla quale il Governo Musumeci crede fortemente e sulla quale punta, con forte responsabilità, determinazione e concretezza”.
Il Palacongressi diventerà anche la sede fissa del ‘Convegno internazionale di studi pirandelliani’, giunto alla 55ma edizione, e organizzato annualmente nel mese di dicembre dall’omonimo Centro nazionale: “Avevo conosciuto questa struttura quando era chiusa – ha spiegato ancora Armao – Quando nel 2011 decidemmo di metterla in vendita. Quando non c’era nulla da fare. Oggi il contesto amministrativo è diverso, gli enti collaborano e hanno un obiettivo comune che è quello del rilancio di Agrigento. Il binomio Agrigento e Sciacca non ha eguali. Il Palacongressi e il Sumonà sono essenziali per lo sviluppo congressuale”.
Il Palacongressi ospiterà molte delle manifestazioni dell’edizione 2018 del Mandorlo in Fiore, proprio come accadeva prima della chiusura.