Pistole e penne alla James Bond nella sua casa: Massimino fa scena muta davanti al Gip

Massimino, conosciuto negli ambienti giudiziari poiché condannato per associazione mafiosa nelle inchiesta “San Calogero” e “Akragas”, è finito nei guai con il nipote dopo che i militari dell’Arma dei Carabinieri mercoledì scorso è stato trovato in possesso di un’arma da fuoco, una pericolosa semiautomatica calibro 7,65, con la matricola totalmente abrasa, caricatore completo di sei cartucce inserito e pronta all’uso. Vicino al “ferro”, i militari hanno anche trovato circa 200 cartucce di vario calibro, e infine due penne pistola calibro 6,35, uguali a quelle viste nei film degli 007. Infine, ben nascosto, è stato anche sequestrato un rilevatore di frequenze. Insomma, un vero e proprio armamentario pronto a fare fuoco in ogni momento e ad eludere i controlli delle Forze dell’Ordine.
Massimino senjor e nipote, difesi dall’avvocato Salvatore Pennica, dovranno ora attendere la pronuncia del gip Francesco Provenzano sulla richiesta del pubblico ministero Gloria Andreoli di convalida dell’arresto.
Redazione
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