Il nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Agrigento,in esecuzione di una ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari dr Alberto Davico su richiesta del Procuratore della Repubblica Aggiunto Ignazio Fonzo e del Sostituto Procuratore Giacomo Forte, dipartimento reati contro la Pubblica Amministrazione ha tratto in arresto i seguenti soggetti Nicolò Costanza cui è stata applicata la custodia cautelare in carcere, Giacomo Sorce e Michelangelo Palumbo, a cui

La guardia di finanza di Sciacca,ha arrestato 3 persone che trasportavano droga: in particolare con l’ausilio del cane antidroga delle fiamme gialle “Pessy”, i militari operanti hanno fermato un’autovettura con tre soggetti a bordo che alla vista dei militari tentavano di gettare dal finestrino dell’autovettura un panetto di hashish di circa 200 gr . Le persone a bordo dell’autovettura, Salvatore Interrante di 19 anni , Giorgio Montaleone e Alessandro Zummo  entrambi

Nuova vittoria delle istituzioni contro lo strapotere di Cosa Nostra in Provincia di Agrigento. I carabinieri hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari, emesse dal gip del tribunale di Palermo Riccardo Ricciardi e richieste della Dda, nei confronti di altrettanti componenti della famiglia mafiosa di Alessandria della Rocca.   L’inchiesta dei militari del reparto operativo, coordinati dal colonnello Salvo Leotta, si sarebbe concentrata sulle famiglie

Operazione dei ROS, all’alba di oggi tra le province di Agrigento e Caltanissetta. I carabinieri hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro indagati, emessa dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta. Sono accusati di estorsione e detenzione illegale di armi, esplosivi e munizioni.   Secondo gli inquirenti sarebbe state poste in essere attività estorsive, da parte delle cosche locali, ai danni di una impresa che aveva acquistato

Gli agenti della Squadra Mobile di Agrigento, diretti da Corrado Empoli, hanno eseguito nella notte tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Palermo Maria Pino su richiesta della DDA di Palermo.   In carcere, con la gravissima accusa di aver aiutato durante la latitanza i boss Maurizio Di Gati e Gerlandino Messina, sono finiti Domenico Sciortino, di 55 anni, il figlio Salvatore, di 31

I Carabinieri di Ribera, a margine di un controllo straordinario del territorio, hanno arrestato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti 4 persone e sequestrato ben di 4 chili di droga. La droga è stata rinvenuta a bordo di una Citroen Xsara Picasso con a bordo due giovani del luogo, Gian Matteo Modicamore, operaio 25 anni, con piccoli precedenti e Calogero Clemente, 18 anni, studente. Al contempo, nei pressi del

Confermata la condanna a 4 anni di reclusione ciascuno inflitta in primo grado agli empedoclini Giuseppe Filippazzo e Gerlando Distefano, accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni della famiglia Adorno. Come si ricorderà la vicenda riguarda due immobili intestati DiStefano ed acquistate in una asta giudiziaria dagli Adorno. Successivamente il giovane Giuseppe Adorno fu rinvenuto cadavere nelle campagne tra Montaperto e Realmonte.

Dodici delitti e sei tentati omicidi per otto imputati. La Dda di Palermo riscrive un pezzo di storia mafiosa degli ultimi venti anni avvalendosi della collaborazione speciale di Maurizio Di Gati, l’ex barbiere di Racalmuto assurto ai vertici di Cosa nostra dopo aver lastricato di morti le strade della provincia di Agrigento. A chiedere il rinvio a giudizio il Pubblico ministero della Dda di Palermo, Emanuele Ravaglioli che ha così

Ennesima operazione antidroga a Porto Empedocle: gli agenti del commissariato “Frontiera” diretto dal vice Questore Cesare Castelli hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone accusate, a vario titolo, di detenzione e spaccio di stupefacenti, e furti a danno di anziani.   Le porte del carcere si sono spalancate per due uomini e due donne, tutti di Porto Empedocle: si tratta di Luigi Nicastro, di 38 anni,

“Mi auguro che le persone coinvolte possano dimostrare subito la loro innocenza in ordine ai reati contestati dalla Magistratura, ordine dello Stato nel quale rinnoviamo piena ed incondizionata fiducia. La Magistratura non ordisce mai complotti, ma opera nel pieno rispetto della legalità e della Costituzione a tutela della liceità degli atti, anche di quelli posti in essere dagli esponenti della pubblica amministrazione. E comunque se dovessero emergere responsabilità che possano compromettere anche

“Per oltre un lustro, al Comune, si è voluto far finta di non vedere quanto malaffare ruotasse attorno all’ing. Di Francesco e all’arch. Zicari. Anzi, va detto a chiare lettere che se si fosse dato seguito alle mie denunzie di oltre cinque anni addietro avremmo risparmiato grandissimi danni al territorio agrigentino”. A parlare è il consigliere comunale Giuseppe Arnone.   “Per questa ragione – prosegue Arnone – non può che

Operazione condotta dagli agenti della Mobile e della Digos ad Agrigento, che hanno hanno notificato ben 12 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti funzionari di spicco di Palazzo dei Giganti e professionisti vari.   Epicentro del blitz, l’ufficio urbanistica di Piazza Gallo. Ecco i nomi dei coinvolti: Pietro Vullo, 42 anni di AgrigentoLuigi Zicari, 59 anni di Agrigento,Roberto Gallo Afflitto, 41 anni, di Agrigento,Salvatore Troisi, 56 anni di

Ancora sviluppi nell’ambito dell’inchiesta per tentata estorsione nei confronti di Giuseppe Adorno, il giovane empedoclino trovato cadavere nelle campagne tra Agrigento e Realmonte nel settembre del 2009.   Come si ricorderà, infatto, il Tribunale di Agrigento, lo scorso aprile ha condannato Giuseppe Filippazzo e Gerlando Di Stefano, entrambi di Porto Empedocle a quattro anni di reclusione per il reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Adesso, la DDA di